venerdì 5 dicembre 2014

Sociart Network / Italy


RINAT E LA POP ART DISSACRANTE

Conosciuto in tutto il mondo, a soli ventotto anni, l’artista Rinat Shingareev è considerato uno dei massimi esponenti, ancora in vita, della Pop Art. Linee perfette, colori brillanti, simbolismi.
Osservando per la prima volta le opere di Rinat, ho subito pensato che avesse una particolare bravura nell’utilizzo di questi famosi programmi per la manipolazione digitale delle immagini.
Con mia grande sorpresa, scopro che i lavori sono vere e proprie opere realizzate olio su tela.

È dissacrante la sua Pop Art Iconografica, rappresenta la realtà mostrando il lato più nascosto dei personaggi che hanno un ruolo di rilievo negli ambiti più diversi – musica, politica, sport – ai quali si avvicina senza pregiudizi. Ironico, intreccia contrasti di luci e colori sgargianti al fine di  immortalare e tramandare l’essenza del nostro tempo. Rinat vuole cambiare il mondo affidando le sue idee all’arte, intesa come mezzo di comunicazione universale, capace di oltrepassare confini ideologici di ogni natura. Sostiene che cambiando il mondo interiore di una persona si possa riuscire a cambiare il mondo intero.
Un po’ utopico come concetto, ma, in fondo, è questa la chiave della sua libertà creativa. Le informazioni sul percorso di formazione artistica, premi e riconoscimenti che ha ricevuto, sono ripetute in ogni articolo che lo riguarda. Su Rinat Shingareev si sa veramente poco dal punto di vista personale. Io ho avuto modo di contattarlo e posso dire di aver trovato un uomo talentuoso, ambizioso, disponibile e con una grande voglia di farsi conoscere.
Quando si parla di colori ad olio a me sembra quasi di sentirne l’odore, immagino i pennelli un po’ disordinati e impastati. Per quanto riguarda Rinat no, le sue linee e forme sono talmente perfette da farmi pensare che possa entrare nel suo studio vestito di bianco, dipingere e uscire senza avere addosso la più piccola macchia di colore.

Agnese Failla

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